1. Added by: @emanuele

    La Concattedrale di Santa Maria Assunta, anche conosciuta come Duomo di Cortona, è la chiesa principale della città. La pianta longitudinale è divisa in tre navate di ispirazione brunelleschiana. L'interno è ricco di opere, molte delle quali provengono da chiese cortonesi distrutte o soppresse.


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Address : Piazza del Duomo, 1, 52044 Cortona AR, Italy Phone : Website :
  1. La Concattedrale di Santa Maria Assunta, anche conosciuta come Duomo di Cortona, è la chiesa principale della città. La pianta longitudinale è divisa in tre navate di ispirazione brunelleschiana. L'interno è ricco di opere, molte delle quali provengono da chiese cortonesi distrutte o soppresse.

  2. La facciata reca tracce di interventi che si sono susseguiti in epoche diverse. I resti più antichi risalgono alla facciata medievale romanica e sono un pilastro con capitello e colonnette agli angoli e una parte di un grande arco; la loro collocazione testimonia quanto fosse più basso il piano dell'antica pieve, rialzato quando fu lastricata la piazza. Ricordi medievali sono anche la lunga e stretta finestra e una lastra marmorea con uno stemma trecentesco. Per il resto la facciata è quattrocentesca. Il lato destro è affiancato da un loggiato che venne fatto costruire alla fine del Cinquecento e che portò alla tamponature delle finestre che si aprivano verso mezzogiorno, mentre il robusto campanile risale alla seconda metà dello stesso secolo. All'interno la chiesa appare come una costruzione in stile rinascimentale, anche se le lettura delle forme rinascimentali è oggi inficiata da interventi successivi che nascondono la più rigorosa ed elegante partitura originaria. Infatti risale agli inizi del Settecento la volta a botte che copre la navata mediana, ridipinta nell'ultimo ventennio del secolo XIX dal cortonese Giovanni Brunacci; nella stessa epoca furono aperte le finestre ovali, poco più tardi costruito l'arcone trionfale, e dopo la metà del secolo messa in opera la pavimentazione. La pianta longitudinale è divisa in tre navate scandite da colonne con capitello e pulvino di ispirazione brunelleschiana. La sacrestia della cattedrale conserva numerose testimonianze di oggetti di culto, alcuni dei quali di notevole qualità. Ne è un esempio il calice lasciato in eredità dal vescovo Gherardi nel 1749: in oro zecchino decorato a sbalzo e bulino, è uno degli oggetti più significativi dell'oreficeria del Settecento, probabilmente di manifattura romana come tre dei quattro busti reliquiario che vengono esposti solo in rare ed importanti cerimonie. Accanto ad oggetti di oreficeria si conservano importanti pianete del Sei-Settecento, fra le quali una seicentesca splendidamente ricamata ed un parato in terzo, sempre del Seicento, decorato col motivo della melagrana. Nell'ultima campata della navata laterale destra, sopra una cantoria in cornu Epistulae, si trova l'organo a canne storico, costruito nel 1839 dal fiorentino Antonio Ducci al posto di uno cinquecentesco di Giovanni di Antonio, che era stato ricostruito più volte. L'organo, a tastiera unica e pedaliera con ottava scavezza, è sprovvisto di mostra e il prospetto è costituito da tre cuspidi di undici canne ciascuna, inserite in un vano ad arco nella parete.

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