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A circa due chilometri e mezzo da Cortona, sulla via che conduce a Camucia, si segnala la chiesa rinascimentale della Madonna del Calcinaio. La chiesa fu eretta a seguito dei miracoli operati da unâimmagine della Madonna dipinta sulla parete di un calcinaio, una vasca adibita alla concia del cuoio. Quellâimmagine sacra è ancora oggi visibile allâinterno della chiesa, collocata sullâaltare maggiore, opera di raffinata fattura di Bernardino Covatti (1460-1550). Il progetto della chiesa venne affidato nel 1485 al pittore e architetto senese Francesco di Giorgio Martini. Sulla facciata spicca il bel portale realizzato da Bernardino Covatti nel 1543 e la lunetta è decorata dallâaffresco della Madonna col Bambino e Santi, ultima opera conosciuta di Tommaso Bernabei detto il Papacello. Lâinterno a croce latina e unica navata costituisce una delle massime sintesi spaziali del Rinascimento. Gli altari in muratura che oggi trovano collocazione nella chiesa sono di fattura ottocentesca e sostituiscono quelli originari in legno. Sullâaltare della terza cappella si apprezza una splendida tavola con lâAssunzione della Vergine opera del Papacello. La vetrata dellâocchio, nella controfacciata, che raffigura la Madonna della Misericordia, fu realizzata da Guglielmo di Marcillat.
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A circa due chilometri e mezzo da Cortona, sulla via che conduce a Camucia, si segnala la chiesa rinascimentale della Madonna del Calcinaio. La chiesa fu eretta a seguito dei miracoli operati da unâimmagine della Madonna dipinta sulla parete di un calcinaio, una vasca adibita alla concia del cuoio. Quellâimmagine sacra è ancora oggi visibile allâinterno della chiesa, collocata sullâaltare maggiore, opera di raffinata fattura di Bernardino Covatti (1460-1550). Il progetto della chiesa venne affidato nel 1485 al pittore e architetto senese Francesco di Giorgio Martini. Sulla facciata spicca il bel portale realizzato da Bernardino Covatti nel 1543 e la lunetta è decorata dallâaffresco della Madonna col Bambino e Santi, ultima opera conosciuta di Tommaso Bernabei detto il Papacello. Lâinterno a croce latina e unica navata costituisce una delle massime sintesi spaziali del Rinascimento. Gli altari in muratura che oggi trovano collocazione nella chiesa sono di fattura ottocentesca e sostituiscono quelli originari in legno. Sullâaltare della terza cappella si apprezza una splendida tavola con lâAssunzione della Vergine opera del Papacello. La vetrata dellâocchio, nella controfacciata, che raffigura la Madonna della Misericordia, fu realizzata da Guglielmo di Marcillat.